Quando la lomografia diventa uno stile di vita: la storia di Silviettacaso

1

Silviettacaso è una lomografa storica della nostra community. I suoi scatti raccontano la sua personalità, forte e decisa, e le sue passioni, il rosso ed il blu, della Contrada Borgo San Giovanni di Ferrara, città della bandiera e del Palio di Siena. Poliedrica e curiosa, non potevamo non chiderle di raccontarsi!

Benvenuta nella nostra community :) Prima di inziare ci piacerebbe farti conoscere meglio dalla nostra community, ti andrebbe di raccontarci qualcosa di te?

Grazie dell'accoglienza, sono una timida, anche se non pare, quasi ventisettenne, impiegata amministrativa, piena di tatuaggi, con la fortuna di essere inciampata nella fotografia. Felicissima della mia attuale vita, come mai.
Per scelta, molto molto impegnata per due colori che avrò addosso a vita, il rosso ed il blu, della Contrada Borgo San Giovanni di Ferrara, città della bandiera e del Palio più antico del mondo.

Da dove è nata la tua passione per la fotografia?

La passione è nata con il tempo, dicevo che sono inciampata perchè la prima Diana F+ mi è stata donata per un semplice Natale, la desideravo ma non sapevo nemmeno come trattare la cosa che avevo tra le mani. Se c'è un termine per descrivermi, può essere CURIOSA.
Questo aggettivo mi ha portato a testare e ri testare quella macchinetta di plastica bella come il sole; per poi perdere completamente la testa e decidere di acquistare non so quanti altri mezzi con cui disturbare amici, parenti ed animali attorno a me.
Credo di essermi dedicata per tanto tempo alla natura/street, immobili e silenziosi soggetti; ultimamente grazie alla contrada sto testando il mio occhio ai visi ed alle persone, credo un lavoro difficilissimo.

Silviettalomo in Australia, Silviettacasa a Siena

Quando hai scattato le tue prime foto?

Una vita fa, nel 2010 ho conquistato il mondo (LOL) dietro il vetrino della Diana F+.
Negli anni seguenti continuai ad acquistare ed utilizzare ogni analogica che potessi trovare nei mercatini dell'usato della mia città, ma come scorta una Canon digitale me la sono voluta comprare (grazie genitori).

Le tue fotografie ci raccontano I viaggi che hai fatto... e ne hai fatti tanti, eh! Quale ti è piaciuto di più? Quale meno? Con quale macchina fotografica ti sei trovata meglio durante i tuoi viaggi?

Nella mia vita ho avuto modo di girare parti del mondo, ma non così tanti, anzi! Sì, sono stata quaranta giorni in Australia, ma il mio cuore si è fermato, in sette giorni, a Parigi o semplicemente in un week end a Siena.

In Australia ho utilizzato varie macchine, le mie preferite in generale: Lomo LCA / Canon AE1 e la Fuji Instax Mini.
Per Siena e Parigi ho aggiunto la mia nuova best: Minolta DYNAX 500si.

Raccontaci ad esempio del tuo viaggio in AUSTRALIA con la Lomo LC-A!

La compattezza e la certezza dei risultati della Lomo LCA ti permettono proprio di poter averla sempre con se, mai deluso. Me la sono portata a Sydney, Melbourne e Brisbane, un paio di rullini per tutti i 40 giorni (anche perchè non avevo solo questa macchina).
Ogni foto, un gran bel posto nella mia mente.

Con quale pellicola scatti abitualmente e perchè?

Di norma vado alla ricerca di rullini scaduti, per l'economia delle mie tasche ma soprattutto per la sorpresa.

Avevo i brividi mentre scattavo con un rullino scaduto prima della mia nascita :)

Nei mercatini delle pulci di Parigi ho trovato un rullino scaduto nel 1968, CIAO! (i 3€ spesi meglio, grazie musin). Ma come sempre finisco su dei semplicissimi Kodak Color 200 o 400. Il bianco e nero non lo uso praticamente mai, non credo di avere l'occhio per la foto monocromatica.

Con La Sardina hai realizzato degli scatti molto belli utilizzando la pellicola Tungsteno, ci racconti com’è stato?

La Sardina, sinceramente,appena comprata, mi fece impazzire, i primi 3 rullini non li scattai, non avevo aperto nel modo corretto l'obiettivo. Poi compresi e scoprii che per essere una "scatoletta" faceva le foto più belle di tutte.

Il Tungsteno mi venne regalato dalla mitica Pretty in Mad e feci la scelta giusta impiegandolo nella Sardina nel periodo floreale migliore dell'anno.

Praticamente del mondo lomo hai provato tutto, quale ha lasciato il segno nel tuo cuore?

Ho provato un sacco di Lomo davvero, la Fisheye usata in compagnia è la cosa più divertente di tutti, la Diana potrebbe rispondere del "Don't think, just shoot" ma consiglio di pensarci un minuto in più. Queste due le ho usate persino per un set fotografico ai "Game Over" gruppo, che spacca, di Trash Metal.

Hanno lasciato il segno nel cuore ma soprattutto sulla pelle (dato i tatuaggi), la Diana (chiaramente la prima) e la Lubitel 166B un altro grande regalo, la macchina più bella di tutte.

Qual è stata la tua esperieza più creativa? Quale quella invece con maggiore aspettativa ma che ti ha deluso?

Partecipai una volta al meraviglioso progetto di Cryboy, un film swap nazionale. Ecco: questo mio lavoro è stato una delusione, ho provato ma con scarsissime anzi nulle competenze. Mi è dispiaciuto un sacco far fallire questa collaborazione.

Cosa ti piacerebbe sperimentare

Dopo tutti questi anni e tutte queste foto non ho mai sviluppato un negativo, pessima fotografa analogica vero? Ah ma lo farò, meglio tardi che mai!!

Che consigli vorresti dare ai giovani fotografi che si approcciano alla fotografia analogica?

Che si divertano, che non ascoltino i commenti dei professionisti che studino un poco le basi della fotografia (giusto per non bruciare o sottoesporre) e che facciano la foto migliore per loro, non per gli altri.

Gli scatti li fai per te, non per i like o i commenti, li fai per un ricordo e se la foto ti piacerà personalmente, HAI VINTO!
Se devi seguire i consigli di qualcuno, che sia il tuo boss, chi ti paga lo stipendio. Venale, ma se lo fai per gli altri, non farlo.


Grazie Silvia per questa fantastica intervista e per aver condiviso con noi le tue foto.

La sua LomoHome è ricca di album e fotografie da sfogliare! Puoi seguarla anche su Facebook e su Instagram!

2018-05-28

更多有趣的文章